MISSIONE in NICARAGUA
La nostra missione in Nicaragua a San Giorgio nella Provincia di Rivas, è iniziata nel 2001, con le visite alle famiglie povere, agli anziani, agli ammalati e a portare loro la S. Comunione. Visitando le famiglie , abbiamo compreso che bisogna curare prima le famiglie e i bambini in particolare, perché tante famiglie sono formate da mamme con numerosi figli e vivono insieme in grande povertà. Tanti di questi bambini non hanno conosciuto l’amore paterno. Tante volte noi suore ci facciamo vicine a questi bambini per aiutarli anche economicamente, per poterli mandare a scuola a studiare e per essere costanti nella frequenza scolastica. A questo scopo abbiamo fatto costruire un “ Salone Santa Virginia”, per un dopo scuola e per dargli anche la merenda insieme. Inoltre facciamo servizio nell’ambito della pastorale giovanile e animazione liturgica. Questo fa parte del carisma del nostro Istituto ed era caro alla nostra Fondatrice S. Virginia, ella pure si dedicava alle visite delle famiglie povere.
Un altro aspetto della missione è quella della visita al carcere minorile. I carceri del Nicaragua sono sempre affollatissimi, cioè, dove possono stare quattro persone ne mettono dieci in condizioni igieniche molto scarse. Vicino all’abitazione delle suore vi è un carcere, in esso ci sono dei ragazzi di età, dai 16 ai 20 anni. Le famiglie sono povere e i familiari possono visitare i loro figli una volta alla settimana. In carcere non distribuiscono il cibo, quindi i familiari devono provvedere a tutto, compreso l’occorrente per l’igiene personale e i vestiti. Tante volte le famiglie non riescono a portare tutto quello che occorre, anche per mancanza di denaro, perché spostarsi per raggiungere il carcere ha un costo. Perciò tanti ragazzi non ricevono visite, di conseguenza manca loro ciò che è necessario per vivere. Quindi con l’aiuto di un gruppo di laici, siamo riuscite ad organizzare una visita particolare, cioè, ogni 15 giorni per tre ore, stare insieme ai ragazzi e ai loro parenti. Durante queste tre ore abbiamo proposto la celebrazione Eucaristica, le confessioni, la preghiere insieme e un momento di gioia e di festa con un rinfresco. I ragazzi sono liberi di prendere una boccata d’aria e di sole, soprattutto di comunicare con tutti, specie con i parenti.
Alcuni di questi ragazzi non hanno familiari che gli facciano visita, di conseguenza non hanno niente, né cibo, né vestito, né altro. Noi abbiamo preso l’impegno di dare il pranzo a cinque carcerati, per altri, abbiamo trovato delle persone che possono fare loro da parenti e a provvedere loro il necessario. Alcuni di questi carcerati sono usciti dal carcere, noi suore gli aiutiamo ad inserirsi in famiglia e in società e a trovare loro un lavoro. Perché qui a Nicaragua non ci sono case famiglie come in Italia, perciò bisogna trovare per loro delle possibilità.
Certi di questi hanno fatto la richiesta di ricevere i sacramenti dell'iniziazione cristiana, abbiamo dato loro una preparazione adeguata ed è venuto il vescovo ad amministrarli. Questo è stato molto bello! Ora li accompagniamo a vivere da veri cristiani.